sabato 18 agosto 2012

Triangolo Egizio di Napoli: nuovi studi di Mariano Iodice 3.33

Sepolto sotto un triangolo magico che mette in collegamento tre siti al centro della Napoli misteriosa e occulta, esiste un segreto antico tramandato da altissimi iniziati come il Principe di Sangro, il Conte d'Aquino e il Conte di Cagliostro. Un segreto iniziatico, forse alla base di alcuni riti esoterici, che affonda le sue radici nell'antico Egitto.
Quella che ha tutta l'aria di essere la trama dell'ultimo best seller di successo fiorito nel prato sempre più colorato degli scrittori che si avventurano nell'eso-giallo, è invece l'esito di una lunga e seria ricerca risalente ad una ventina di anni fa.

Mi trovavo  in piazza San Domenico a Napoli,  impegnato in uno studio sulla magia dei luoghi, una ricerca tesa all' individuazione di particolari linee di forza in Italia. Stavo cercando di stilare una mappa, una sorta di rete che percorreva il territorio alla scoperta di nodi energetici: un fenomeno noto fin dall'antichità e particolarmente studiato dagli antichi egizi.  Mi soffermavo quindi a considerare tre punti: il convento di San Domenico, la statua del Nilo e il Palazzo Di Sangro.

Un triangolo che ricordava antiche vicende: quella di Giordano Bruno, domenicano eretico che in quel convento subì le prime accuse; quella del principe Raimondo Di Sangro,  alchimista e massone del '700 napoletano, e quella dell'antico tempio di Iside, sede di riti dei sacerdoti della comunità alessandrina insediatasi a Napoli nei primi secoli dell'era volgare.
Un triangolo esoterico, un centro di forze del quale però mi sfuggiva il nesso fra i tre punti energetici. Scoprii con il tempo che i tre siti erano collegati sotterraneamente da cunicoli che conducevano a ipogei. Insomma il collegamento oltre che simbolico era anche reale.
Alcuni anni fa scrivevo su Giuseppe Balsamo, noto con il nome di Alessandro, Conte di Cagliostro, il creatore della Massoneria di Rito Egizio. Ne ripercorrevo i viaggi in tutta Europa, ne studiavo i contatti con le corti e le Logge, cercavo un perché delle sue peregrinazioni, una spiegazione che certo non poteva essere quella a cui giunge l'Inquisizione: ovvero la tesi dell 'avventuriero siciliano, zotico e ignorante, che spendeva la vita fra truffe e raggiri per le Corti d'Europa.

Mi colpì il fatto che nei verbali del Santo Uffizio egli dichiarò che la sua Arte proveniva dagli insegnamenti di un ''Filosofo napoletano ". Restai colpito anche dalla singolare coincidenza della fondazione del suo Rito Egizio a Lione dopo la permanenza a Napoli. Pensai subito a un legame con quel misterioso triangolo. Tornai allora a studiare il sito e i suoi protagonisti: Giordano Bruno che cercò di convincere il Papa che la religione egizia fosse propedeutica a quella cristiana e che occorreva abbracciare un sincretismo teologico; il principe di Sangro studioso di alchimia e di ermetismo; il tempio di Iside centro della religione egizia.
E nel sottosuolo misterioso corridoi che ripercorrevano i tre vertici, congiungendosi nel laboratorio segreto del Principe. Forse l'alchimista siciliano aveva potuto attingere a quelle conoscenze per elaborare il suo Rito Egizio, ma perché Cagliostro visitò Napoli, e chi lo fece incontrare il cavaliere Luigi d'Aquino, illustre massone, membro della Loggia della "Perfetta Unione " e discepolo prediletto del principe di Sangro?
Sappiamo dalle lettere del D'Aquino che Cagliostro arrivò a Napoli alla fine del 1773 proveniente da Malta, sotto le false spoglie del marchese Pellegrini, per compiere forse una missione segreta. Rimase due anni nella capitale del regno per allontanarsi nel settembre del 1775.

Cagliostro, subito dopo il soggiorno napoletano, si recò in Francia, non era ancora un riconosciuto massone, pur tuttavia fu accolto dai più grande iniziati d'oltralpe come "depositario dei segreti delle piramidi" . Pochi mesi dopo, a Londra, Cagliostro fu iniziato alla massoneria nella "Esperante Lodge" n.289 alla King's Head Tavern, sita a Gerard Street nel quartiere Soho di Londra. In questa Loggia, aderente al Rito Scozzese, gli furono conferiti in un'unica tornata i tre gradi simbolici di apprendista, compagno e maestro. Negli anni seguenti Cagliostro incontrò d'Aquino in varie parti d'Europa, nel 1781 a Strasburgo presso la Mere Loge de la Candeur.
Il 13 Giugno 1783 lo ritroviamo a Napoli al capezzale di Luigi d'Aquino morente. Cagliostro lasciò Napoli dopo la scomparsa dell'illustre Fratello e si recò di nuovo in Francia, prima a Bordeaux, dove per un anno preparò il nuovo sistema massonico, poi a Lione (città dei grandi filosofi illuminati) dove compì la sua missione spirituale affidatagli nella città partenopea e fondò il nuovo rituale egizio.

E allora i soggiorni napoletani del Gran Cofto dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione per capire da dove il suo Rito Egizio fosse realmente derivato. Mi pare più che sensato pensare che il raffinato Conte di Cagliostro ebbe l'opportunità di avvicinare ambienti ermetici e occultistici napoletani che coltivavano antichissime tradizioni alessandrine. Probabilmente nella città dove il Principe di Sangro si era fatto conoscere come grande alchimista e inventore, il Conte apprese segreti egizi, ricevette forse una iniziazione, gli fu conferito un compito dai Fratelli di alto grado.
La rivelazione dei segreti egizi con la fondazione della sua Massoneria di Rito Egizio obbediva forse a un piano degli iniziati napoletani.
Cagliostro probabilmente fu, dunque,  il primo esecutore di un grande progetto iniziatico. Forse proprio a Napoli ricevette quel misterioso manoscritto che è alla base del Rito Egizio.  Esisteva in quel luogo quindi da secoli un centro iniziatico di origine egizia, risalente agli alessandrini del tempio di Iside. In tal caso la capitale del Regno delle due Sicilie sarebbe la culla dell'esoterismo occidentale, e forse di parte della Massoneria.
E ciò spiegherebbe l'origine del cosiddetto segreto dei segreti, il "segreto delle piramidi" di cui il Conte di Cagliostro era detentore e che gli avrebbe aperto le porte delle più importanti Logge massoniche e delle Corti d'Europa. A mio parere la conoscenza di un messaggio iniziatico che risaliva a millenni prima e che è la linfa di ogni cultura esoterica, probabilmente riguardante tradizioni tramandate dall'Egitto, lega Giordano Bruno, il principe Raimondo ed il Conte di Cagliostro.

L'Egitto insomma è stato la culla della tradizione esoterica anche occidentale. Le forti valenze simboliche delle divinità egizie, il loro collegamento con i pilastri della Tradizione, il Sole, la Luna, la Terra, l'Uomo, tutto il sistema di pensiero della vita e della morte che gli Egizi avevano, fa parte secondo me, anche della tradizione esoterica occidentale.

Penso sia innegabile l'influenza delle dottrine dell'Antico Egitto sull'esoterismo ebraico-cristiano e sugli Ordini illuministici e massonici.  Dirò di più, credo che buona parte di quel sistema di pensiero si sia riversato nel Rito Egizio nato a Napoli intorno al '700, di cui Cagliostro fu autentico traghettatore.

Credo che nel bene e nel male, il Rito Egizio abbia avuto influenze sulla Massoneria di tutta Europa. Certo la figura del Conte non sempre acquisisce il dovuto rilievo nelle varie Obbedienze, ma neanche egli viene condannato. Cagliostro ancora oggi per certi versi rappresenta un enigma complesso e piacevole da studiare, sotto il profilo storico ma soprattutto esoterico.

Recentemente ho letto una bella frase di Luigi Pruneti, Gran Maestro degli Alam,  pubblicata negli studi della Gran Loggia d'Italia: "Il Trinomio eccelso della Massoneria, arse comunque in lui, in ogni sogno di Cagliostro era in ultima analisi quello di Giordano Bruno: far accettare e riconoscere dalla Chiesa l'origine egizia del proprio culto. O meglio ancora, raccogliere in chiave sincretica gli elementi appartenenti alla vera Tradizione sparsi nelle diverse religioni, compresa quella cattolica, depurati dal dogma della Chiesa. La sua missione iniziatica, inoltre, era quella di unificare la Massoneria sotto il nuovo Rito Egizio.

Il Codice Egizio è inteso nel significato di sistema di relazione, un insieme di concetti, figure e caratteri che identificano un modo nuovo di decifrare il "reale " e renderlo leggibile. Questo codice ci è stato dettato millenni fa dagli ierofanti egizi, praticato nei templi, descritto in minima parte nel Libro dei Morti e rivelato dal Conte di Cagliostro nel suo Rito Egizio.
Il "santuario energetico" di potere spirituale di questo codice-sistema si trova secondo me nella "piramide esoterica" di cui abbiamo parlato.
Non vi è un tesoro, ma un percorso iniziatico dove personaggi misteriosi e affascinanti  hanno raggiunto, ormai secoli addietro, tappe della Conoscenza e lasciato ai posteri messaggi occultati nella pietra, nelle note musicali, nelle opere d'arte, negli scritti.
Ci deve essere necessariamente un collegamento  fra i siti del triangolo magico di Napoli e altri luoghi misteriosi sparsi in Europa, in quanto i siti "magici " che insistono su linee e nodi di Forza o Energia sono tra loro collegati. Erano parte di una rete di luoghi dove la Terra, grazie all'elemento acqua, ottiene un'energia particolare. Guarda caso si tratta di luoghi considerati "sacri" da millenni.

giovedì 9 agosto 2012

Massoneria Siciliana dell'800: Rituale di Apprendente Carbonaro. Rinvenuto da Mariano Iodice 3.33



APERTURA

II Gran Maestro batte un colpo di accetta, che viene ripetuto dagli Assistenti, dipoi dice:
- Prendete posto, buoni Cugini Carbonari. Buon Cugino Maestro di Cerimonie vedete se tutti i buoni Cugini sono ai loro posti.
II Maestro di Cerimonie se ne assicura e risponde:
-Tutti sono ai loro posti.
Gr. M.: Qual è il vostro dovere in Vendita, buon Cugino PrimoAssistente?
II 1° Ass. - Di assicurarmi se la nostra Baracca è buon coperta.
Gr. M. - Fatevene assicurare per mezzo del buon Cugino Esperto.
II 1° Ass. - Buon Cugino Esperto, fate il vostro dovere.
L'Esperto esce dalla Sala, verifica e al suo ritorno dice:
-Primo Assistente, siamo coperti.
II 1° Ass. Gran Maestro, la nostra Baracca è ben difesa dai Lupi dentro e fuori.
Gr. M.- Primo Assistente, qual è il vostro secondo dovere?
II 1° Ass. - Di vedere se tutti gli Astanti sono decentemente vestiti e buoni Cugini di questa Rispettabile Vendita.
Gr. M. - Assicuratevene dunque per mezzo del buon Cugino Maestro di Cerimonie e dell'Esperto.
Il 1° Ass. ordina che facciano il giro. II Maestro di Cerimonie si fa dare da tutti la Parola Sacra e dice:
- Primo Ass. tutti gli Astanti sono decentemente vestiti e buoni Cugini di questa Vendita.
II l° Ass. lo ripete al Gran Maestro.
Gr. M. - Primo Ass. a che ora si aprono i nostri lavori?
II l° Ass. - Allorché il Sole illumina le nostre Foreste,
Gr. M. - Secondo Assistente, che ora è?
II 2° Ass. - II Sole illumina le nostre Foreste.
Gr. M. - Giacchè il Sole illumina le nostre Foreste, ed è ora chei buoni Cugini Carbonari diano principio ai loro lavori, Assistenti, prevenite tutti sui vostri Ordoni di unirsi a me, dopo la dovuta invocazione, ad aprire i lavori di questa Rispettabile Vendita e a portare i soliti vantaggi.
I due Assistenti ripetono gli Ordini ricevuti. II Gran Maestro batte
un colpo di Accetta, chiama all'Ordine e prosegue cosl:
Gr. M. - Alla Gloria del Gran Maestro dell'Universo e del nostro Protettore San Teobaldo e sotto gli auspici dell'Alta Vendita all'Ordine di Napoli, la Rispettabile Vendita sotto il titolo distintivo del......... apre i suoi lavori al Grado di Apprendente. A niuno è più permesso di muoversi dal proprio posto, né prendere la parola senza averla domandata.
Si fanno i segni e batte tre colpi in questa guisa:
- La Vendita è aperta. Buoni Cugini, prendete posto. Primo e Secondo Assistente, avvisate che tutti prestino attenzione alla lettura del pezzo di Fornello degli ultimi lavori.
Gli Assistenti ripetono e rispondono:
- Tutto è annunciato.
Gr. M. - Buon Cugino Segretario, avete la parola.
II Segretario legge il Processo dell'ultima seduta.
Gr. M. - Buoni Cugini, Primo e Secondo Assistenti, comunicate ai vostri Ordoni, che se intorno alla composizione del pezzo di Fornello letto ora dal Cugino Segretario sembrasse ad alcuno omessa o ben descritta qualche cosa, la parola gli è accordata.
Gli Ass. ripetono, poi il primo di essi dice:
- L'Avviso è andato.
Gr. M. - Buon Cugino Oratore, dateci le vostre conclusioni.
Dopo I'approvazione dell'Oratore e la sanzione che I'Assemblea manifesta con un triplice applauso si porta la composizione alla firma dei principali Ufficiali.

Gr. M. - Buon Cugino Esperto, compiacetevi di portarvi nella Foresta per assicurarvi se vi siano visitatori che domandino di prendere parte ai nostri lavori.
L'Esperto esce. Se ve ne sono, si fa dare i loro Certificati, quando non siano conosciuti, facendo inoltre scrivere il loro nome e cognome in un foglio che passera’ al Segretario. I Certificati ed altre carte si consegnano all'Oratore che le verifica. Se tutto è in regola, il Gr. M. dice:
- Fateli entrare, buon Cugino Esperto.
I visitatori entrano e si fermano in mezzo alla Sala, avanti al Quadro Simbolico.

Gr. M. - Di dove venite, buon Cugino Visitatore?
R. - Da una Foresta della mia Vendita e del mio Ordone.
Gr. M. - Ove andate voi?
R. - Nella Camera d'Onore.
G. M.         Che venite a fare qui?
R. - A vincere le mie passioni, sottomettere la mia volonta’ ed istruirmi nella Rispettabile Carboneria.
Gr. M. - Che portate voi dalla vostra Foresta?
R. - Delle legna, delle foglie, della terra, per costruire, accendere e cuocere un Fornello.
Gr. M. -         Non ci recate niente di più?
R. - Fede, Speranza e Carità a tutti i buoni Cugini di questa
Camera d'Onore e il desiderio di avere un posto fra voi.
Gr. M. Vi è accordato. Buon Cugino Maestro di Cerimonie, fatelo collocare ove gli spetta.

INIZIAZIONE

II Cugino Copritore dice:
- Viene battuto alla porta da un Pagano.
Gli Assistenti ripetono:
- Viene battuto alla porta da un Pagano.
Gr. M. - Vedete chi è questo temerario che ardisce disturbare i
nostri pacifici lavori.
Il Copritore dice: - è un pagano, che si è trovato smarrito nella Foresta.
Gli Assistenti ripetono: - è un pagano, che si è trovato smarrito nella Foresta.
Gr. M. - Domandategli che cosa ricerca e con quale diritto pretende entrare fra noi.
Il Copritore risponde per il Candidato:
R. - Con la liberalita’ dei suoi princìpi e con la moralita’ dei suoi costumi.
Gr. M. - Fatelo entrare. Cittadino, chi vi ha ispirato l'idea di venire fra noi e qual è il vostro disegno
(A questa e alle seguenti interrogazioni si attende la risposta spontanea del Candidato)
- Siete mai stato istruito del nostro Istituto? Osservate di non dovere pentirvi di una risoluzione presa imprudentemente.
Quali riflessioni vi hanno ispirato gli oggetti offerti ai vostri sguardi nella grotta ove siete stato rinchiuso?
Quale idea vi siete formato delta Società, alla quale volete appartenere, ed a cui avete dovuto presentarvi privo di metalli con gli occhi bendati?
Temete voi che alcuno di noi abusi della vostra debolezza e dello stato di cecità in cui vi trovate?
Questo acciecamento rappresenta lo stato d'ignoranza in cui l'uomo è generalmente obbligato di percorrere, di errore in errore, fra le tenebre che lo circondano. Dagli errori si termina passando nell'eccesso dei vizi, i quali principalmente si riducono all'abuso delle proprietà, di cui sono segni i metalli, dei quali siete stato privato. Con tale privazione noi intendiamo di prevenirvi contro i principali disordini delle Società corrotte, nel cui seno siete stato finora educato. Noi esigiamo tre cose da chi vuole far parte della nostra Societa’: 1°. Una piena sincerità di cuore;2°. Una assoluta docilita’; 3°. Una costanza a tutta prova nel disprezzare i pericoli.
Siete voi pienamente determinato e vi sentite tutta la forza necessaria per sostenere le prove per le quali dovete passare? Queste richiedono tutta la fermezza di spirito possibile, di cui sia l'uomo capace. Volete sottoporvi a questo terribile cimento?
Gr. M. - Giacchè siete intieramente risoluto, buon Cugino Esperto, fategli fare il primo ed il secondo viaggio. Esce e fatti i viaggi ritorna e batte irregolarmente alla porta.
Il Copritore dice: - Secondo Assistente è il Pagano che ritorna dai suoi viaggi.
Gli Assistenti ripetono: - è il Pagano che ritorna dai suoi viaggi.
Gr. M. Fatelo entrare (fin qui ha usato un tono di voce severo, che ora addolcisce)
Che avete osservato nei vostri viaggi? (II Candidato replica come crede)
Voi avete dovuto combattere e superare il conflitto dei mali inevitabili della Natura, e ciò vi è stato indicato dal viaggio pericoloso per la Foresta fra lo strepito minaccevole della pioggia e dei tuoni. Per deporre poi l'originale impurità della Natura, onde siete composto, è stato necessario farvi passare e purificarla per mezzo del fuoco, nel che è consistito il vostro secondo viaggio. Possa questo fuoco materiale accendere in voi quel fuoco sacro di virtù, che si richiede nella vita novella che incominciate. Noi esigiamo da voi un'altra prova più forte, e questa è un Giuramento, il più sacro e inviolabile. Esso non offende né la Religione, né lo Stato, né i doveri o i diritti civili, ma dovete sottoscriverlo. Siete voi in stato di farlo?
Cand. - (Risponde affermativamente).
Gr. M. - In piedi e all'Ordine, buoni Cugini. Maestro di Cerimonie, fatelo avvicinare al Trono, accompagnato dalle guardie.
(Pronuncia il Giuramento in ginocchia).
Gr. M. - Maestro di Cerimonie, conducetelo in mezzo agli Ordoni.
- II primo e il secondo Assistente se gli accostano. II Maestro di Cerimonie gli sta dietro pronto a sbendarlo. Il 1° Ass. gli pone la mano sulla spalla.
Gr. M. - Che domandate voi, Pagano? (Risponderà: La luce).
Gr. M. - Questa vi sara accordata al terzo colpo della mia Accetta.
Gli Assistenti rivolgono contro di lui le loro Accette. II Maestro di Cerimonie lo sbenda.
Gr. M. - Queste Accette, che vedete nelle nostre mani, serviranno per trucidarvi se diverrete spergiuro. Al contrario voleranno in vostro soccorso se ne avrete di bisogno, Maestro di Cerimonie conducetelo al Trono. Voi dovete pronunciare di nuovo e ratificare una parte del Giuramento da voi prestato ad occhi bendati. Ripetete con me: Io giuro e prometto di riconoscere ed osservare gli Statuti Generali e Regolamenti dell'Ordine Carbonico e delI'Alta Vendita di Napoli e quelli non meno di questa Rispettabile Vendita di cui sono Membro.
Cio’ detto succede il Battesimo dell'Iniziato, che si fa così:
II Gran Maestro gli tocca gli occhi, le orecchie, le narici e i labbri con un panno di lino leggermente bagnato nell'acqua, dicendogli successivamente:
- Non vedrete che per mezzo dei nostri occhi.
- Non udirete che per le nostre orecchie.
- Odorerete gli effluvi del nostro Carbone.
- Non parlerete che parole savie.
Detto ciò il Gran Maestro prosegue:
- A gloria del Gran Maestro dell'Universo, in nome di San Teobaldo e sotto gli auspici dell'Alta Vendita di Napoli, per i poteri che mi sono stati confidati, vi costituisco Apprendente Carbonaro e Membro di questa Rispettabile Vendita.
(Si alza e gli dà le decorazioni)
- Prendete questi ornamenti, i quali servono per darvi il diritto di sedere fra noi. Non dovete giammai presentarvi qui senza esserne decorato. Per riconoscerci fra noi abbiamo dei Segni, Toccamenti e Parole Sacre. Queste ultime non si proferiscono che in Vendita, ove noi non usiamo più il titolo di Signore, ma quello di << Buon Cugino >>. Allorché sarete chiamato all'Ordine vi metterete così (glielo insegna). Gli siano restituiti i metalli. Il Gran Maestro gli dà il bacio di pace e ordina al Maestro di Cerimonie di istruirlo dei Segni e delle Parole; dipoi Io fa riconoscere dagli Assistenti.
Il 2° Ass. - Buon Cugino Primo Assistente, tutto è giusto e perfetto.
II Primo Assistente Io ripete al Gran Maestro. Intanto il Candidato sarà posto in mezzo alla Sala.
Gr. M. - Buoni Cugini Primo e Secondo Assistente, avvertite sui vostri Ordoni che sia riconosciuto in avvenire per Membro di questa Rispettabile Vendita il buon Cugino ... .... e ad unirsi a me per portargli i dovuti vantaggi.
Gli Assistenti ripetono.
Gr. M. - All'Ordine e a me i Segni.
Si fanno i Segni e gli Applausi. II Maestro di Cerimonie domanda la parola e ringrazia la Vendita per parte dell'Iniziato, il quale si unisce a lui per portare i Vantaggi, ai quali sara risposto.
Gr. M. - Prendete posto, miei buoni Cugini.
L'Iniziato rimane nel mezzo, finchè gli sia stata fatta la spiegazione del Quadro. Dipoi sara messo alla testa degli Apprendenti.

TERMINE DEI LAVORI

Gr. M. - Buon Cugino Maestro di Cerimonie, fate girare il Sacco delle Proposizioni.
II Maestro di Cerimonie, eseguito che avrà il giro, sara accompagnato al Trono dagli Assistenti e da due Maestri. II Gran Maestro prendera’ i Pezzi e li numererà.
Gr. M. - Assistenti, avvertite che il Sacco ha prodotto N....(numero) proposizioni, che si passano al Segretario, acciò ne faccia lettura.
Gli Assistenti ripetono.
Gr. M. - Cugini Assistenti, avvertite che va a girare il Sacco per i poveri.
Gli Assistenti ripetono. II Maestro di Cerimonie fa il giro della Sala accompagnato da due Maestri e porta il Sacco all'Oratore, che numera i pezzi col Gran Maestro.
Gr. M.: Buoni Cugini, il sacco dei poveri ha prodotto la medaglia di ... (numero) che si passa al buon Cugino Tesoriere. Assistenti, avvertite sui vostri Ordoni, che se alcuno ha qualche cosa da proporre in beneficio dell'Ordine e di questa Vendita, la parola gli è accordata.
Gli Assistenti ripetono, dipoi danno la risposta.
Gr. M. - Assistenti, avvertite sui vostri Ordoni, che va a leggersi dal Segretario I'abbozzo dei lavori del giorno.
Gli Assistenti eseguiscono, dipoi il Segretario legge.
Gr. M. - Se qualcuno ha delle osservazioni da fare sulla redazione del pezzo di Fornello letto, la parola gli è accordata.
Gli Assistenti ripetono, ed ha luogo la discussione, se occorre.
Gr. M. - Buon Cugino Oratore, dateci le vostre conclusioni.
L'Oratore legge le conclusioni, dipoi si chiudono i lavori in questa forma:

Gr. M. - Primo Assistente, a che ora si chiudono i nostri lavori?
R.       -      Allorchè il Sole non illumina più le nostre Foreste.
Gr. M.    -       Secondo Assistente, che ora è?
R. - II Sole non illumina più le nostre Foreste.
Gr. M.- Giacchè ii Sole non illumina più le nostre Foreste, è ora di chiudere i nostri lavori, Primo e Secondo Assistenti,avvertite tutti i buoni Cugini dei vostri Ordoni, acciò si uniscano a me per chiudere i lavori di questo giorno.
Gli Assistenti ripetono.
Gr. M. - All'Ordine e in piedi (batte i tre colpi del Grado).
A Gloria del Gran Maestro dell'Universo e sotto gli Auspici dell'Alta Vendita, la Risp. Vendita del......... chiude i suoi lavori al Grado di Apprendente. A me, buoni Cugini, per i segni.
II Gran Maestro fa i segni, dipoi gli Applausi e seco tutti gli altri.
Gr. M. - La Vendita è chiusa. Giuriamo segretezza e parola di riunirci alla prima occasione con maggior fervore.
Tutti alzano la mano e dicono:- Giuro.
Dipoi si fa la catena di unione, si dà scambievolmente la Parola di Passo e il bacio di pace e I'adunanza si scioglie.

CATECHISMO


D. - Di dove venite, mio buon Cugino Carbonaro?
R. - Dalla Foresta.
D. - Che avete voi fatto?
R. - Ad ogni costo ho provveduto dei materiali per cuocere il Fornello.
D. - Che cosa ci portate?
R. - Salute e amicizia a tutti i buoni Cugini Carbonari.
D. - Ove siete stato ricevuto?
R. - Sul panno di lino in una Camera di Onore di una Vendita Perfetta.
D. - Per dove vi hanno fatto passare?
R. - Per mezzo di una Foresta su gli scalini di un fornello di carboni acceso da tre buoni Cugini Carbonari in una Camera di Onore.
D. - In quale modo eravate voi preparato?
R. - Ero decentemente vestito, ma bendato.
D. - Avete fatto qualche viaggio?
R. - Ne ho fatti due: uno per la Foresta e il secondo in mezzo al Fuoco.
D. - Che indica il primo viaggio per la Foresta?
R. - Che la vita umana è circondata da pericoli, per evitare i quali ogni buon Carbonaro deve essere vigilante ed accorto.
D. - Che cosa indica il secondo viaggio?
R. - Questo viaggio fatto in mezzo al fuoco, indica che il cuore dei buoni Carbonari deve essere purificato da ogni macchia, che deturpi e corrompa i buoni costumi.
D. - Che cosa osservaste dopo questi viaggi?
R. - Fui condotto bendato in Vendita, per rivelare il mio nome, cognome, patria, eta’, religione, condizione e il luogo di mia dimora attuale.
D. - Che portavano quelli che vi hanno ricevuto?
R. - Acqua, terra e foglie.
D. - Che significano queste cose?
R. - Che senza preparare i materiali non si possono costruire i fornelli e accendere i carboni.
D. - Introdotto in Vendita, oltre il vostro nome e cognome, che altro pronunciaste?
R. - Genuflesso avanti al Trono proferii il mio Giuramento, fui sbendato, ed istruito dei Segni, Toccamento e Parole.
D. - Quali sono questi Segni?
R. - (Per risposta si fanno)
D. - Quali sono le Parole?
R. - Non le so tutte, ditemi la prima, che vi dirò la seconda.
(Si pronunciano a vicenda)
D. - Qual è il Toccamento?
R. - (Per risposta si dà)
D. - Che significa il Tronco?
R. - Il cielo e la rotondita della Terra.
D. - Che cosa intendete sotto queste figure?
R. - Nella superficie della Terra sono sparse tutti i buoni Cugini Carbonari e il Cielo, con la sua volta, ci copre e ci protegge.
D.- Che avete rimarcato sopra di esso?
R. - Sette basi ben collocate e in buon ordine.
D.- Quali sono queste basi?
R. - II panno di lino, I'acqua, il fuoco, il sale, la croce, le legna e le foglie.
D. - Che significa il panno di lino bianco?
R. - La candidezza dei nostri costumi, essenziale a tutti i buoni Carbonari.
D. - Che significa I'acqua?
R. - E’ quella, che resa sacramentale dal Gran Maestro dell'Universo, ci ha resi suoi amici.
D. - Che significa il sale?
R. - E’ quello che ci istruisce di doverci noi adoperare per impedire la corruzione cagionata dal vizio nei nostri cuori, non solo in tutti i buoni Cugini Carbonari, ma ancora in tutto il rimanente degli uomini.
D. - Che significa il fuoco?
R. - Che il cuore dei buoni Carbonari deve essere sempre acceso dalle fiamme della carità e dalla Massima di quella sublime morale di fare agli altri ciò che si vorrebbe che fosse fatto a noi stessi.
D.- Che significa la testa recisa del lupo?
R. - E’ il destino riserbato a chi tentasse disturbare i nostri pacifici lavori.
D.- Che significa la croce?
R. - Che non si perviene alla virtù se non dopo grandi travagli, ad esempio del nostro Gran Maestro, che con la croce ci ha uniti a Dio.
D. - Che significano le legne e a che servono?
R. - Sono le principali materie per cuocere il Fornello.
D. - Che altro avete osservato?
R. - Un fazzoletto bianco e una quantita’ di terra: ho veduto ancoradel filo, una corona di spine e alcuni nastri.
D. - Che significa il fazzoletto bianco?
R. - La purita’ e il candore del cuore dei buoni Cugini Carbonari.
D. - A che serve la terra?
R. - Per turare il fornello.
D. - Che cosa significa il filo?
R. - Quella mistica catena, che annoda e stringe i buoni Carbonari per mezzo della virtù.
D. - Che significa la corona di spine?
R. - E’ quella di cui devono i buoni Cugini Carbonari misticamente aver ornato il capo per ricordarsi che loro è proibito di formare pensieri contrari alla virtù, alla religione e allo Stato.
D. - Che significano i nastri?
R. - Gli attributi principali della Societa’ Carbonica e gli abiti dei buoni Cugini.
D. - Di quale colore sono i nastri?
R. - Bleu, rosso e nero.
D. - Che significa il bleu?
R. - II fuoco del Fornello.
D. - Che significa il rosso?
R. - La fiamma del Fornello.
D. - Che significa il nero?
R. - II carbone del Fomello.
D. - Qual è il mistico significato di questi vari colori?
R. - Il bleu significa la Speranza, il rosso la carità e il nero la fede.
D. - Di quale materia fu fatto il primo Carbone?
R. - Di felce e di ortica.
D. - Siete voi Apprendente Carbonaro?
R. - Per tale mi conoscono i miei Maestri.
D. - Quanto tempo ci vuole per fare un Apprendente?
R. - Nove sedute.
D. - Con chi lavorano gli Apprendenti?
R. - Sotto la direzione dei Maestri.
D. - Che significa il segno di Apprendente?
R. - La fede dei Buoni Carbonari.
D. - Che significa il Modello appeso alla veste?
R. - La pertica del Fornello.
D. - Come si tagliano le legne?
R. - A guisa di modello come la pertica.
D. - Che significa il Cappello in Vendita?
R. - II fornello coperto.

martedì 20 ottobre 2009

In edicola il nuovo numero della rivista "Secreta"


Anche il n°4 di Secreta è in edicola. Direttore editoriale il Fr. Gianmichele Galassi della R.L. Arbia 138 di Siena, questa rivista dalla bella veste editoriale è sorta all'ombra delle parole di Albert Einstein "La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. È la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza" e si avvale della collaborazione del Gran Capitolo dell’Arco Reale in Italia del Rito di York. In essa miti, leggende, religioni, esoterismo e grandi enigmi della storia vengono proposti all'uomo dell'oggi, come non mai alla ricerca di "risposte" capaci di dare un senso all'esistenza.

Assai ricco l'indice di Secreta di Ottobre: Appunti di Viaggio - Betlemme; Recensione editoriale - Esoterismo e mondo islamico; Tarocchi - I Segreti Trionfi; Approfondimenti - Vampiri e Vampirismo (2° parte); Curiosità - La “Gatamarela”; Filosofia e Religione - L’eredità del dio cancellato; Rubrica - Erbe magiche per piatti incantati; L’Intervista - Fumetti esoterici; L’eco del mito - I Guardiani dello Spirito: Mikulàs Rachlìk; Il personaggio - Il figlio di Apollo, Pitagora; Recensione Cinematografica - Ratatouille; Storie e racconti - Quel ponte con l’aldilà; Recensione Multimediale - Esonet.org.

domenica 18 ottobre 2009

"Il simbolo perduto" di Dan Brown: un parere controcorrente


Ho avuto modo di leggere alcune pagine dell'ultimo romanzo di Dan Brown e conversare con alcuni fraterni amici americani sul contenuto del romanzo. Come previsto, Il simbolo perduto, l’ultimo romanzo di Dan Brown sulla massoneria americana che uscirà in Italia il 23 ottobre, sta suscitando aspre polemiche sia qui in Italia che negli Stati Uniti. Sia i lettori profani, ma anche moltissimi organi di informaziuone massonica (negli Stati Uniti vi sono 2000 Logge visitabili e gran parte di esse pubblicano bollettini o giornali di cultura e informazione) hanno aspramente criticato, tra l'altro,la dettagliata descrizione dei riti di iniziazione massonica, fondata secondo molti su fonti sostanzialmente errate e obsolete. Io non sono d'accordo. Le pagine di Dan Brown possono essere inesatte in alcuni punti, in molti passaggi. Questo è vero. Ma non dimentichiamo che sono destinate ad un vasto pubblico che ignora gran parte dei simbolismi e delle Verità sottese ad ogni atto dell'Universo massoinico. Quello che trovo personalmente negli scritti di Brown è il rispetto per gli argomenti che tratta. Un profondo, a volte quasi riverente rispetto, anche se sotto traccia quasi "occulto", per i mondi che si accinge a divulgare. E questo lo mette al sicuro da ogni nostra possibile critica. Anzi, aggiungon a lui va il plauso per la capacità di studio attento e riflessivo di certi argomenti. Il resto serve a far successo e questo apsetto profano è assai facilmente perdonabile.
Pensiamo per un attimo alla scena di un "vecchio " film, Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Shelley Winters, tratto da un romanzo di Vincenzo Cerami del 1976.
La scena è appunto quella dell’iniziazione massonica di Alberto Sordi, impiegato ministeriale costretto (secondo lo sceneggiatoree l'autore del libro) all’ingresso nella massoneria per ottenere una raccomandazione per il figlio Mario, in vista di un concorso pubblico. Quello sì che è profanare simboli, ruoli e significato di un istituzione. Ecco credo di aver espresso il mio pensiero che pongo alla fraterna attenzione dei lettori di questo blog.

sabato 10 ottobre 2009

Gli Alti Gradi in Massoneria


Poiché i landmarks proibiscono l’istituzione di nuovi gradi al di sopra del terzo, i Riti vengono perlopiù istituiti come perfezionamenti facoltativi del grado di Maestro, non validi in seno all’Ordine (dove tutti i Maestri, alti gradi o no, sono uguali) e aventi di conseguenza una struttura autonoma, di solito indipendente dall’Ordine a cui si appoggiano. Il dibattito concernente i limiti della loro autonomia e dei loro poteri nei confronti degli Ordini genererà innumerevoli soluzioni diverse, a ognuna delle quali corrisponde un diverso concetto di regolarità.

lunedì 5 ottobre 2009

TFA


L'abbraccio in Massoneria è un segno indicante l’amicizia fraterna che unisce tutti i componenti della Istituzione. É triplice, ed è accompagnato da un bacio prima sulla guancia destra, poi sulla sinistra, poi ancora sulla destra. Il Triplice Fraterno Abbraccio è prescritto ogni volta che nel Tempio un Dignitario di Loggia temporaneamente cede il proprio posto ad un altro Fratello, nonché quando lo rioccupa. Di norma conclude una lettera indirizzata ad un Fratello, anche nella sua forma abbreviata (TFA). In Germania è sostituita dalla frase "in der uns heilige Zaht" (i.d.u.h.Z.), ovvero "nel Numero che ci è sacro".

domenica 4 ottobre 2009

La Grande Opera


Nell'Europa cristiana medievale, la scienza alchemica penetra insieme alle traduzioni della scienza araba, dalla metà del XII in poi. Nel Testamento di Morieno Romano, tradotto da Roberto di Chester nel 1144 da un originale arabo andato perduto, l´opera alchemica è paragonabile al processo biologico del concepimento, della gravidanza e della nascita. Così disse Morieno al califfo: «Nel portare avanti quest'opera, ti sono necessarie le nozze, il concepimento, la gravidanza. Quest'opera somiglia alla creazione di un uomo». Anche negli scritti alchemici attribuiti ad Avicenna, l'elixir - definito «grande tesoro» - contiene in sé il principio della vita: «l'Uomo è dunque il magistero, cioè l'elixir».