domenica 18 ottobre 2009

"Il simbolo perduto" di Dan Brown: un parere controcorrente


Ho avuto modo di leggere alcune pagine dell'ultimo romanzo di Dan Brown e conversare con alcuni fraterni amici americani sul contenuto del romanzo. Come previsto, Il simbolo perduto, l’ultimo romanzo di Dan Brown sulla massoneria americana che uscirà in Italia il 23 ottobre, sta suscitando aspre polemiche sia qui in Italia che negli Stati Uniti. Sia i lettori profani, ma anche moltissimi organi di informaziuone massonica (negli Stati Uniti vi sono 2000 Logge visitabili e gran parte di esse pubblicano bollettini o giornali di cultura e informazione) hanno aspramente criticato, tra l'altro,la dettagliata descrizione dei riti di iniziazione massonica, fondata secondo molti su fonti sostanzialmente errate e obsolete. Io non sono d'accordo. Le pagine di Dan Brown possono essere inesatte in alcuni punti, in molti passaggi. Questo è vero. Ma non dimentichiamo che sono destinate ad un vasto pubblico che ignora gran parte dei simbolismi e delle Verità sottese ad ogni atto dell'Universo massoinico. Quello che trovo personalmente negli scritti di Brown è il rispetto per gli argomenti che tratta. Un profondo, a volte quasi riverente rispetto, anche se sotto traccia quasi "occulto", per i mondi che si accinge a divulgare. E questo lo mette al sicuro da ogni nostra possibile critica. Anzi, aggiungon a lui va il plauso per la capacità di studio attento e riflessivo di certi argomenti. Il resto serve a far successo e questo apsetto profano è assai facilmente perdonabile.
Pensiamo per un attimo alla scena di un "vecchio " film, Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Shelley Winters, tratto da un romanzo di Vincenzo Cerami del 1976.
La scena è appunto quella dell’iniziazione massonica di Alberto Sordi, impiegato ministeriale costretto (secondo lo sceneggiatoree l'autore del libro) all’ingresso nella massoneria per ottenere una raccomandazione per il figlio Mario, in vista di un concorso pubblico. Quello sì che è profanare simboli, ruoli e significato di un istituzione. Ecco credo di aver espresso il mio pensiero che pongo alla fraterna attenzione dei lettori di questo blog.

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